Il ristorante Capriccio si guadagna il favore delle guide (Espresso food&wine) e la stella Michelin nel 1999 e da allora la mantiene col giusto equilibrio fra piacere e sacrificio che è necessario a questa impresa.
Questa stellare cucina si gusta nella capacità di nobilitare grandi classici. Si tratta comunque di una rivisitazione in chiave moderna che viene premiata con la qualità del prodotto, la tecnica della preparazione, equilibrio fra gli ingredienti e creatività. La cucina di Giuliana è di stampo mediterraneo, fatta di sapori decisi e affascinanti abbinamenti di grande soddisfazione per il palato e per le attese.
Il servizio, puntuale e rigoroso, conduce il pensiero alla storia della famiglia e anche questa suggestione alimenta l’esperienza eccelsa premiata dalle guide. Non bisogna tralasciare una carta dei vini molto importante e per niente scontata. Una carta dei vini intelligente che consente anche uno sguardo senza imbarazzi, preservando una giusta considerazione anche ai vini della zona e alla vicina Franciacorta.
I riconoscimenti devono essere sostenuti pure dalla location, intimamente calda d’inverno che si accende puntuale durante gli eventi e le cene importanti. D’estate la proposta assume toni irripetibili per l’eleganza espressa all’ombra di un minimalismo caratterizzato da pochi ma preziosi dettagli, il tutto incorniciato da un panorama mozzafiato.
Per il Capriccio che ha scritto la storia più lucente e raffinata della cucina locale, i riconoscimenti delle guide fra cui l’Espresso e la Michelin, la “Guida del Touring” (premio cucina d’autore) e “Il golosario: guida critica e golosa” (miglior ristorante 2014) sono il giusto premio per rappresentare un fiore all’occhiello del Lago di Garda.
E durante ogni tramonto questa convinzione diventa incontrastata.